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Il magnifico Parco Imperiale fu allestito a metà Ottocento per l'Imperatore Francesco Giuseppe. La Villa con il Parco fu un regalo di nozze da parte di sua madre, Arciduchessa Sofia, in occasione del suo matrimonio nel 1854 con Elisabetta.

beetIl Parco è ancora in possesso dei discendenti diretti dell'Imperatore.

Di pari passo all´ampliamento della Villa si svolsero anche i lavori nel Parco Imperiale.

Franz Rauch, direttore dei giardini imperiali, fu incaricato di progettare nello stile del paesaggio circostante con qualche gazebo e un “Cottage” in luoghi particolarmente adatti per punti d´incontro.

Gli elementi caratteristici del Parco sono le aree prative, due grandi e tre piccole, animate da gruppi di alberi senza sottobosco, nonché alberi singoli e circondate da uno sfondo bosco variegato.

lauscherNel 1884 la fontana ornamentale di marmo bianco, costruita dal professore viennese Victor Tilgner, fu aggiunta nel mezzo di un’ aiuola di fronte alla Villa.
Il cosiddetto “Pleasureground”, si tratta di un giardino fiorito, progettato intorno ad un gran vaso classico di ghisa, si compose di un aiuola rotonda con fiori disposti nella forma dell'aquila bicipite degli Asburgo davanti alla stanza dell`Imperatore.

Dopo la Prima Guerra Mondiale il Parco Imperiale fu aperto al pubblico. Attualmente rappresenta un´ attrazione stupenda per visitatori provenienti da tutto il mondo.

Arrivando dalla città, si entra sulla Kaiserbrücke, ponte d’acciaio ad arco sul fiume Ischl.
Il suggestivo viale di ingresso sbocca nel piazzale con la fontana di fronte alla casa.

eisenpavillionL' asse centrale della Villa viene sottolineato dallo zampillo nel prato della scultura di ghisa intitolata "Der Lauscher” (l´ ascoltante).

Cespugli di alloro in vaschetta, e cipressi nani a forma di globo, accentuano anche la simmetria. Le colonne sono rivestite di rampicanti (Aristolochia macrophylla). Sul lato ovest del piazzale c´è l´ex Pleasureground e il gran prato costituisce il lato nord con tre gruppi di alberi.

Ai piedi della collina c´e un bel gruppo di abeti rossi. Il gruppo di pioppi neri raffigura un fattore importante per la prospettiva globale. Il primo gruppo supremo di frassino e acero segna il collegamento assiale tra la Villa e il “Spiegelpavillon” (il gazebo specchio).

Il bosco circondante il prato è una composizione variopinta di faggio rosso, tiglio, castagno, noci, carpini e abeti rossi. A nord il parco si fonde naturalmente nelle alture boscose del Jainzen.

Su per il sentiero a serpentina, quasi nascosto ai margini del bosco denso, si trova la Gloriette.
La delicata costruzione ottagonale in ghisa, conosciuta anche come “Türkischer Garten­pavillon”  (Gazebo da giardino Turco).
Qui l'Arciduchessa Maria Valeria, figlia minore di Francesco Giuseppe ed Elisabetta, si fidanzò con suo cugino asburgico Francesco Salvator del ramo toscano della famiglia.
Attualmente i loro diretti discendenti abitano nella Villa.

Nel suo punto più alto del bosco e all'ombra di maestosi faggi rossi il sentiero conduce al “Spiegelpavillon”, si tratta di una leggera costruzione ottagonale di legno che aveva in origine specchi tra le sue quattro pilastri posteriori, per riflettere l´ambiente montano a sud di Bad Ischl.
Ancor oggi un colpo d´occhio. L’intera boscaglia fa da sfondo.

ahorn-fichteUna facile discesa attraverso un viale di querce porta al cottage, il luogo preferito dell'Imperatrice Elisabetta, oggi chiamato “Marmorschlössl”, costruito di marmo rosa-grigio nello "stile elisabettiano", oppure stile inglese dei Tudor del 16 ° secolo  e circondato da una veranda di ferro battuto e coperto da una vite selvatica.
Nell´interno si trovano pavimenti lussuosi in parquet con intarsi e tante sculture di legno.

Dal cottage circondato da alberi si può volgere lo sguardo verso la Villa Imperiale e verso le catene montuose occidentali e si può continuare con la passeggiata lungo l’ampio prato oppure si può prendere uno dei sentieri che riportano direttamente alla Villa attraverso il bosco di faggio rosso, abete rosso, cipresso giapponese, salice piangente, frassino, noce del Caucaso, e altri alberi esotici.

La grande varietà di fiori e il gioco di luci e ombre forniti dal bosco circostante e dai gruppi di alberi porta riflessi e colori nel Parco Imperiale. Sotto la protezione dei viali di alberi lungo i margini dei prati, la rete di sentieri conduce in un passeggio sul principio del "vedere ma non essere visto", dando l'impressione di un paesaggio vuoto di figure umane.

Di continuo si aprono nuove prospettive e scene nel giardino: la Villa, il cottage, i gazebi e anche fuori del Parco le stesse montagne delle Alpi Orientali con il Dachstein, Predigtstuhl, Jainzen e Katrin.

parkplanGrazie a cura di esperti e la continua manutenzione, il Parco Imperiale non fu mai alterato fin dalla progettazione per l'Imperatore.

Il mondo delle alte e circostanti montagne si riflette e si trasforma nel parco Imperiale in modo dolce e vario, donando luce e colori. Il Parco Imperiale, piccolo compendio dell´universo, rappresenta una sintesi di natura e cultura, che nel corso del tempo non ha mai perso nulla del suo originario fascino ricco di esperienza estetica.

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